Problemi di logistica, e torna l'allarme approvvigionamento in Gran Bretagna, dove nei supermercati ci sono sempre più scaffali vuoti e McDonald’s ha dovuto rinunciare a vendere milkshakes e bibite in bottiglia.

Il manager Steve Murrels, di Co-operative, uno dei maggiori gruppi di vendita al dettaglio del Regno, punta il dito contro Brexit e Covid, che sono causa della mancanza di 100mila camionisti necessari per il trasporto merci: “La scarsità è al peggior livello che abbia mai visto, stiamo addestrando parte del nostro personale a guidare i camion”, dice al Times.

"Il governo intervenga sulla Brewxit permettendoci di assumere camionisti all’estero, o rischiamo di cancellare il Natale. Nei miei negozi si cancellano 30-40 consegne al giorno, le consegne di bibite sono calate del 50%”, spiega al Guardian Richard Walker, direttore della catena di supermercati Iceland.

Parla di “ferita auto inflitta dal governo” che “non apprezza il lavoro fondamentale dei camionisti, che andrebbero inseriti nella lista dei lavoratori qualificati ed essenziali”. Dopo la Brexit e l’inizio della pandemia migliaia di camionisti europei non sono più tornati a lavorare in Gran Bretagna.

Mancano anche i dipendenti negli impianti di lavorazione della carne e i braccianti agricoli che raccolgono frutta e ortaggi. Tra le più grandi emergenze quella della carne avicola: la catena Nando’s ha chiuso la settimana scorsa ben 50 ristoranti per mancanza di polli, Kfc, Greggs, Subway e altre catene denunciano carenze di ingredienti e di cibo. McDonald’s è rimasta senza milkshakes e bibite in bottiglia.

(Unioneonline/L)

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