Non fu uno solo ma ben due i missili iraniani che colpirono il Boeing ucraino con 176 persone a bordo.

Lo mostra un nuovo filmato, scovato e verificato dal New York Times, che mostra tutte le fasi dell'abbattimento del volo: i due vettori lanciati a breve distanza uno dall'altro - circa 30 secondi - e poi "l'aereo, in fiamme" che "ha continuato a volare per diversi minuti prima di schiantarsi e uccidere tutte le 176 persone a bordo", spiega il Nyt.

Secondo il quotidiano americano, inoltre, "i missili sono stati lanciati da un sito militare iraniano a circa otto miglia dall'aereo".

Ieri intanto sono scattati i primi arresti: l'Iran, ha promesso il presidente iraniano Hassan Rohani durante un discorso trasmesso dalla televisione di Stato, punirà tutti coloro che hanno una responsabilità nell'abbattimento non intenzionale del Boeing 737.

"È stato un errore imperdonabile. Non è possibile che ci sia solo una persona responsabile dello schianto dell'aereo - ha dichiarato -. Le forze armate iraniane hanno ammesso il loro errore e questo rappresenta un primo passo positivo". Ma "dobbiamo garantire al popolo che questo non accadrà più", ha proseguito, affermando che il suo governo "è responsabile nei confronti dell'Iran e delle altre nazioni".

L'accordo sul nucleare iraniano intanto è sempre più a rischio. Dopo il ritiro unilaterale degli Usa, i tre Paesi europei firmatari - Gran Bretagna, Francia e Germania - hanno avviato il meccanismo interno di risoluzione delle dispute per contestare a Teheran violazioni dell'intesa del 2015.

Nel mirino ci sono le misure di disimpegno decise in risposta alle sanzioni americane, tra cui la ripresa dell'arricchimento dell'uranio, che secondo gli 007 israeliani entro fine anno porterà la Repubblica islamica ad averne abbastanza da produrre l'atomica, anche se nel suo arsenale mancherebbe al momento un missile capace di sostenere una testata nucleare. "Israele non consentirà all'Iran di ottenere queste armi", ha ribadito il premier Benyamin Netanyahu.

(Unioneonline/D)
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