La leader birmana Aung San Suu Kyi è stata graziata: lo riportano i media statali. 

Pochi giorni fa era uscita dal carcere per essere trasferita in un’altra struttura. 

In queste ore è invece arrivata la notizia del provvedimento.

Vincitore del premio Nobel per la Pace nel 1991, era estromessa dal suo ruolo di capo di governo nel corso del colpo di Stato militare del febbraio 2021. Successivamente è stata condannata a un totale di 33 anni di carcere da un tribunale controllato dalla giunta militare per diversi presunti reati.

"Il presidente del Consiglio di Amministrazione dello Stato perdona Daw Aung San Suu Kyi, condannata dai tribunali competenti", riferiscono i media. Con una precisazione: la grazia riguarda cinque delle 19 condanne a suo carico e non è chiaro per il momento se porterà al suo rilascio.

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata