San Suu Kyi, leader birmana e premio Nobel, è uscita dal carcere. Dalla prigione in cui si trovava è stata trasferita in un edificio governativo, secondo quanto riferisce un funzionario del suo partito, la Lega nazionale per la Democrazia, e sta avendo incontri con varie personalità.

Suu Kyi è stata vista solo una volta da quando è stata trattenuta dopo il colpo di Stato militare del 1° febbraio 2021, in foto sgranate dei media statali da un'aula di tribunale.

Tra gli incontri confermati finora c’è quello con il portavoce della camera bassa del Paese Ti Khun Myat ed è in programma il vertice con Deng Xijuan, l'inviato speciale della Cina per gli affari asiatici, che è in visita in Birmania.

Una fonte di un altro partito politico ha detto che Suu Kyi è stata trasferita in un complesso per vip a Naypyidaw. Ci sono state preoccupazioni per la salute del premio Nobel, 78 anni, dalla sua detenzione, anche durante il processo in un tribunale della giunta che le ha richiesto di partecipare alle udienze quasi ogni giorno. Suu Kyi è stata condannata a 33 anni di carcere per una serie di accuse, tra cui corruzione, possesso di walkie talkie illegali e violazione delle restrizioni del coronavirus. I gruppi per i diritti hanno definito il suo processo «una farsa» e uno strumento progettato per escludere la popolare leader dalla politica.

(Unioneonline/s.s.)

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