«Ho sentito diverse cose che non sono state confermate. Ma il nocciolo della questione è che Putin è responsabile». Così il presidente americano, Joe Biden, a proposito della morte del dissidente russo Alexiei Navalny. «Ho detto che ci sarà un prezzo da pagare», ha ancora detto Biden. E Putin «indipendentemente dal fatto che lo abbia ordinato, è responsabile delle circostanze», ha precisato, «è un riflesso di chi è» e «non può essere tollerato».

Il team di Alexei Navalny, intanto, non ha dubbi che l'oppositore sia stato deliberatamente ucciso e accusa le autorità di non volere riconsegnare il corpo alla famiglia per «nascondere le tracce» del delitto. Il tutto mentre centinaia di russi sono scesi in piazza in decine di città per rendere omaggio al dissidente scomparso con la polizia che ha già fermato quasi 400 persone.

IL MISTERO DEL CORPO – Il lungo viaggio notturno intrapreso dalla madre di Navalny e dal suo avvocato verso il distretto artico di Yamalo-Nenets, dove sorge la colonia penale IK-3 in cui era rinchiuso, non ha fruttato al momento notizie certe, a parte la conferma della morte, comunicata ufficialmente alla donna. Dalla città di Salekhard, dove sono atterrati, la madre di Navalny e il legale hanno raggiunto il carcere, distante 50 chilometri. Qui, ha fatto sapere la portavoce dell'oppositore, Kira Yarmysh, hanno dovuto aspettare due ore prima che un funzionario uscisse per dire loro che il corpo era stato portato in un obitorio a Salekhard, a disposizione del Comitato investigativo, che sta conducendo l'inchiesta. Tornati a Salekhard, i due hanno trovato la morgue chiusa, e alla richiesta di notizie ad un numero telefonico affisso alla porta qualcuno ha risposto che la salma non si trovava là.

Ivan Zhdanov, dirigente della Fondazione anticorruzione di Navalny, ha riferito che però già alla colonia penale alla madre qualcuno aveva detto che Navalny era deceduto per una «sindrome da morte improvvisa». Mentre all'avvocato, aggiunge il team di Navalny, è stato detto che "la causa della morte non è stata stabilita" e che la salma sarà trattenuta fino alla fine dell'inchiesta. Ovvero fino almeno alla settimana prossima, quando dovrebbero esserci i risultati degli esami istologici.

La conclusione di Kira Yarmysh è netta: «Non c'è alcun dubbio - ha affermato la portavoce - che l'omicidio era stato pianificato. Ora chiediamo che il corpo di Navalny sia consegnato alla famiglia, e facciamo appello a tutti perché lo chiedano con noi. Questa è la cosa più importante che possiamo fare».

LE REAZIONI – Intanto, mentre la Cina si è astenuta dal commentare l'accaduto, giudicandolo "un affare interno della Russia", sono continuate ad arrivare le condanne dell'Occidente. Il G7 Esteri, riunito a Monaco sotto la presidenza del ministro Antonio Tajani, ha espresso "indignazione", denunciando "l'inaccettabile persecuzione del dissenso politico" da parte del regime di Vladimir Putin. In Italia una fiaccolata bipartisan per la morte di Navalny è in programma domani alle 18.30 a Roma in piazza del Campidoglio.

(Unioneonline/v.l.)

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