Fumata bianca a Berlino per la tregua tra le fazioni rivali in Libia.

Alla conferenza internazionale ospitata nella capitale tedesca i Paesi Ue ed extra Ue partecipanti hanno accettato di sottoscrivere il documento di intesa, che sancisce il cessate il fuoco e l'embargo sulla vendita di armi. Si attende di sapere ora se l'intesa verrà siglata ufficialmente anche dalle parti in causa, il governo riconosciuto dall'Onu guidato da Fayez al Serraj e le milizie della Cirenaica capeggiate dal generale Haftar.

Da quanto si è appreso, il testo chiede in particolare "una tregua attuata da tutte le parti interessate" e "passi credibili verso lo smantellamento di tutti i gruppi armati e delle milizie".

Previsto in tal senso un ruolo dell'Onu con "l'istituzione immediata di comitati tecnici per monitorare e verificare l'attuazione del cessate il fuoco".

La bozza prevede anche "la cessazione di tutti i movimenti militari da parte o in supporto diretto delle fazioni in conflitto".

Nel testo si chiede infine "l'istituzione di un Consiglio di presidenza funzionante e la formazione di un governo libico unico, unificato, inclusivo ed efficace approvato dalla Camera dei rappresentanti".

"Tutti gli Stati sono d'accordo che abbiamo bisogno di una soluzione politica e che non ci sia

alcuna chance per una soluzione militare", ha spiegato la padrona di casa, la cancelliera tedesca Angela al termine della conferenza.

Oggi a Berlino "non abbiamo risolto tutti i problemi" sulla Libia ma "abbiamo creato lo spirito, la

base per poter procedere sul percorso fissato dall'Onu", ha aggiunto la leader tedesca.

(Unioneonline/l.f.)
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