Sta per compiere un anno la bambina nata a San Paolo, in Brasile, il 15 dicembre scorso da un utero trapiantato da una donatrice deceduta.

La ricerca è stata pubblicata ora dalla rivista scientifica Lancet Medical Journal.

Finora era stato possibile ottenere nascite solo con organi di donatrici vive.

La piccola è venuta al mondo all'ospedale universitario di San Paolo con taglio cesareo alla 35esima settimana e pesava 2,550 grammi.

La madre della piccola, nata senza utero perché affetta dalla sindrome di Mayer-Rokitansky-Küster-Hauser, aveva ricevuto il trapianto nel settembre del 2016, quando aveva 32 anni. La donatrice, 45 anni, aveva tre figli ed era morta a seguito di un ictus.

Gli scienziati che hanno partecipato alla ricerca, hanno sottolineato come questo caso dimostri che il trapianto da donatrice deceduta è fattibile e allarghi sensibilmente il bacino di organi disponibili.

Finora si sono ottenute delle nascite solo da trapianti da donatrice viva: 11 su 39 tentativi effettuati dal 2013 a questa parte.

Oggi la piccola pesa 7,2 chili.

(Unioneonline/s.a.)
© Riproduzione riservata