Una nuova forza politica di contestazione e che strizza l’occhio ai giovani si sta affermando in Austria

Si tratta del Bierpartei, ovvero il Partito della Birra, il cui leader – Dominik Wlazny, in arte Dr. Marco Pogo - è riuscito a conquistare l’8,4% dei consensi alle ultime elezioni presidenziali, piazzandosi al terzo posto tra i candidati in lizza, dietro il presidente Alexander Van der Bellen e al candidato dell'ultradestra Fpoe Walter Rosenkranz.

Non solo: nel Comune di Vienna Marco Pogo – 35 anni, medico e musicista dai capelli lunghi, che ostenta occhiali da sole e piercing e tatuaggi da rocker - ha addirittura ottenuto il secondo posto. 

Il nome del partito deriva dal brano "Bierpartei" del gruppo punk-rock "Turbobier" capitanato proprio da Wlazny e il seguito che sta ottenendo viene mietuto soprattutto fra i giovani (basti pensare che un elettore su cinque tra gli under 30 ha scelto proprio Dr. Pogo). 

Tra le promesse elettorali propinate dal Bierpartei anche una fontana di birra al centro di Vienna. Ma si tratta solo di ironiche provocazioni. 

Dietro l’ammanto scanzonato, infatti, il Bierpartei porta avanti temi molto più profondi, come la battaglia per proteggere l’ambiente, l’europeismo e l’accoglienza dei migranti. 

"Definire il Bierpartei un partito satirico è riduttivo", ha spiegato il politologo Peter Filzmaier. Aggiungendo: “Tra gli austriaci c'è molto scontento ed evidentemente basta essere diversi per raccogliere l'8% dei consensi".

Semplice esperimento o il Bierpartei ha un futuro anche alle elezioni politiche? “Sicuramente –conclude Filzmaier – ci sono molti delusi dei partiti tradizionali, resta la domanda se Wlazny potrà intercettarli e creare le strutture necessarie per ripetere il risultato delle presidenziali".

(Unioneonline/l.f.)

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