Scatta l'arresto in Austria per sei dei sedici fermati per l'attentato di matrice islamista di Vienna di lunedì scorso: lo riferisce l'agenzia austriaca Apa.

L'accusa è di aver contribuito all'organizzazione dell'attacco in cui sono morte quattro persone (ucciso l'attentatore, un 20enne di origini macedoni con doppia cittadinanza austriaca) o di aver in qualche modo preso parte ad un gruppo terroristico criminale. Per altri otto sospetti è stata richiesta la custodia cautelare e la decisione sarà presa nel pomeriggio.

Otto dei fermati nell'ambito delle indagini hanno gravi precedenti penali: 4 di loro erano stati in precedenza giudicati per reati di terrorismo, ha dichiarato in conferenza stampa il ministro degli Interni austriaco Karl Nehammer. Altri due fermati erano stati condannati per crimini violenti, mentre un altro paio di persone aveva ricevuto condanne per tentato delitto d'onore a Linz.

Si indaga intanto anche in altri Paesi: il ministro degli Interni tedesco Horst Seehofer sostiene ci siano dei legami tra gli attentatori e la Germania. "Con il caso di Vienna abbiamo anche dei collegamenti che portano in Germania con persone 'pericolose', osservate 24 ore su 24", ha detto al Bundestag, a quanto riferisce l'emittente austriaca Orf.

(Unioneonline/D)
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