Alta tensione nei cieli del Medio Oriente.

I caccia israeliani hanno abbattuto un drone iraniano decollato dalla Siria e penetrato nello spazio aereo dello Stato ebraico, al confine con il Golan, e come controrisposta hanno colpito obiettivi nella zona di Tadmor.

Un F16 di Gerusalemme, però, è stato abbattuto dalla contraerei di Damasco nel Nord del Paese: i due piloti a bordo sono riusciti a lanciarsi col paracadute e sono caduti in territorio israeliano, mettendosi in salvo.

Uno dei due sarebbe in gravi condizioni.

A renderlo noto è il portavoce militare israeliano secondo cui il pilota, il generale Ronen Manelis, "è stato trasportato in ospedale".

Ha poi specificato: "Abbiamo identificato un drone iraniano decollato dal territorio siriano. Il drone è stato intercettato dai sistemi dell'esercito e abbattuto da un elicottero. Il drone è caduto nel nostro territorio ed è in nostro possesso".

Il generale ha quindi spiegato che, nell'ambito del sistema di difesa del Paese, "sono state attivate le sirene, ma non c'è stato nessun pericolo per gli abitanti di Beit She'an", dove è avvenuto l'incidente.

Si è trattato, ha denunciato ancora il portavoce, di "un grave attacco iraniano al territorio israeliano, l'Iran sta trascinando la regione in una situazione in cui non si sa come andrà a finire. Siamo preparati a rispondere a una varietà di incidenti, chiunque sia responsabile per questo incidente ne pagherà il prezzo".

Intanto il premier Benyamin Netanyahu è accorso al ministero della difesa a Tel Aviv per una riunione d'emergenza sulla situazione al confine con la Siria.

(Unioneonline/m.c.-F)
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