Sono circa 2 milioni e mezzo i musulmani che a Mina, in Arabia Saudia, stanno celebrando la Festa del sacrificio. A 5 chilometri dalla Mecca è stata allestita una enorme tendopoli per accoglierli.

L'inizio dei festeggiamenti viene segnato dalla "lapidazione del diavolo" con il lancio di sassi contro una colonna, operazione che rappresenta la cacciata del male.

Gli uomini si sono preparati alla grande ricorrenza rasandosi il capo, mentre le donne si tagliano i capelli. Sono gesti che rappresentano il rinnovamento spiriturale e la rinascita.

Anche il presidente siriano Bashar Assad ha partecipato alla festa con la presenza in moschea a Damasco. Con lui ci sono vari alti funzionari tra i quali il primo ministro e il gran mufti.

Ieri invece tantissimi fedeli hanno raggiunto il Monte Arafat per il "pellegrinaggio maggiore", uno dei cinque pilastri dell'Islam. Secondo la tradizione è il luogo in cui Maometto ha tenuto il suo ultimo sermone. Dalla vicina zona di Muzdalifah sono stati poi raccolti i ciottoli usati per la lapidazione del diavolo.

(Unioneonline/s.s.)
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