Agente uccide un 22enne a Nantes: seconda notte di proteste. Undici gli arresti
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Seconda notte di violenze a Nantes, nella Francia occidentale, dopo la morte di un ragazzo di 22 anni, ucciso dagli agenti di polizia durante un controllo: fermate 11 persone.
Questi i fatti: martedì notte un poliziotto ha provato a bloccare il 22enne che a sua volta ha provato a fuggire, così è stato aperto il fuoco, con uno dei colpi che è stato fatale.
Questa almeno la versione fornita dal direttore della sicurezza pubblica locale, Jean-Christophe Bertrand.
Alcuni testimoni però affermano esattamente l'opposto, ossia che il ragazzo non abbia opposto alcuna resistenza e che il poliziotto gli abbia sparato a bruciapelo senza apparenti motivi.
Gli amici e i parenti delle vittima sono scesi in piazza - nel quartiere di Breil (dove è avvenuta la sparatoria) e in una periferia di Parigi, Garges-lès-Gonesse (luogo d'origine del 22enne) - per protestare. La polizia ha arrestato undici di loro.
"Sono stati arrestati per violenza, lanci di oggetti e tentativo di incendio", ha fatto sapere la polizia.
Decine di auto sono state date alle fiamme nei quattro quartieri più "sensibili" come, appunto, quello di Breil. E si registrano danni ingenti e vari incendi in una dozzina di negozi.
Per tutta la notte, a Garges-lès-Gonesse, gli agenti hanno affrontato "piccoli gruppi" armati di pistole e bottiglie molotov.
La calma è tornata solo questa mattina intorno alle 5.
(Unioneonline/M)
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FRANCIA, LA POLIZIA UCCIDE UN RAGAZZO A NANTES: