Aeroflot costretta a reintegrare due hostess discriminate perché "grasse"
Il Tribunale di Mosca non ha avuto dubbi e nella battaglia tra le hostess Evgenia Magurina e Irina Ierusalimskaya contro la compagnia di volo russa Aeroflot ha dato ragione alle due donne, vittime di discriminazione e di demansionamento a causa del loro aspetto fisico e della loro età.
Tutto è partito un anno fa, quando l'azienda ha deciso di "spostare" dalle rotte internazionali e quindi più remunerative le dipendenti più "anziane" e con taglia superiore alla 44, sottoponendo il personale a un esame dettagliato con tanto di registrazione del peso e fotografie.
Ma le due coraggiose hostess hanno detto no e hanno avviato una causa contro l'azienda per discriminazione, chiedendo anche i danni morali.
Dopo aver perso in primo grado, la Corte centrale ha riconosciuto appieno le ragioni di Evgenia e Irina, che con autoironia si sono definite rappresentanti di tutte le lavoratrici "vecchie, grasse e brutte".
Una vicenda a lieto fine - anche se in Russia le discriminazioni di genere sul lavoro restano ancora piuttosto numerose - ma soprattutto una bella lezione per i vertici di Aeroflot, che per voce del consigliere di amministrazione Pavel Danilin avevano persino tentato di motivare la "selezione" interna e sostenere che dopotutto la penalizzazione economica poteva servire come incentivo a perdere peso.
(Redazione Online/b.m.)