Il tribunale di El Salvador ha confermato la condanna a 30 anni di reclusione per omicidio aggravato per Teodora Vásquez, 30enne giudicata colpevole di di aver abortito dopo uno stupro di gruppo.

Aborto che - secondo quanto dichiarato dalla giovane - è avvenuto spontaneamente.

"Il tribunale è giunto alla conclusione che la sentenza di condanna va confermata", ha affermato uno dei tre giudici chiamati a riesaminare la sentenza emessa a luglio, poiché "gli elementi probatori per la condanna non sono mutati".

L'imputata ha raccontato di essere vittima di uno stupro di gruppo nel 2007 ma per paura non aveva denunciato la violenza.

Si era poi accorta di essere rimasta incinta solo alcuni mesi dopo, quando aveva avuto un aborto.

Poiché l'interruzione di gravidanza è illegale a El Salvador la donna è stata arrestata nel 2008.

Il caso ha avuto grande eco a livello internazionale grazie alla mobilitazione di associazioni per i diritti umani come Amnesty International.

(Unioneonline/F)
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