Zero nuovi casi ad Alzano Lombardo, solo uno nell'ultima settimana.

Il primo focolaio della Bergamasca, uno dei comuni che ha pagato il conto più alto in termini di vittime da coronavirus, sembra essersi spento, e ora si inizia a pensare a come ricostruire sulle macerie - soprattutto psicologiche - causate dalla pandemia.

Anche la curva dei decessi è molto diminuita rispetto ai picchi di marzo: dal 1 al 21 marzo nel comune, 13mila abitanti circa, sono morte 83 persone. Il 937,5% in più, ha calcolato l'Istat, rispetto agli otto morti che si verificano solitamente in quel periodo nel paese.

Non è finita, ma si può iniziare a pianificare. Si può respirare. "Dovremo ancora portare molta pazienza per evitare contagi di ritorno e stiamo lavorando per capire come e quando sarà possibile avviare lo screening di massa, che ci darebbe un quadro chiaro sulla immunizzazione della popolazione, utile per una ripartenza adeguatamente pianificata".

(Unioneonline/L)
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