E ancora: “Grazie.. grazie a te ho passato dei momenti di gioia in un periodo grigio... Inoltre solo grazie a te sono riuscita ad andare avanti! Volevo solo farti sapere che ti penso sempre”. Fino a un tono quasi commosso (“ Mi sono emozionata ieri condividendo con tutto il resto del Paese il giorno importante che è stato per tutti noi la giornata di ieri. Un giorno da ricordare,che segna il ritorno di un grande uomo ma sopratutto di una persona alla quale voglio profondamente bene ») e molto preoccupato (“Amore mi hai fatto prendere un colpo!! Guardando Sky ho assistito al malore che ti ha colpito.. Sono felice e sollevata della tua pronta ripresa.. Superman ti voglio bene!!”.

Dai messaggi ritrovati dal reparto informatico della Polizia sul materiale sequestrato il 14 gennaio scorso, tra Barbara Faggioli e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi emerge più un sentimento d'affetto genuino che un rapporto legato al passaggio di soldi e comprato attraverso regali di valore. Comunicazioni che testimoniamo di come, per un certo periodo, Barbara Faggioli è stata in un certo senso la "favorita" del premier.

Ma quale affidabilità può avere il materiale ritrovato dagli uomini della Polizia giudiziaria? Sarà attorno a questa distinzione che verterà gran parte del procedimento giudiziario che, oltre al premier, riguarda il giornalista Emilio Fede, il consigliere regionale della Lombardia Nicole Minetti e l'agente di spettacolo Lele Mora. Questi ultimi tre sono accusati, a vario titolo, di essersi incaricati di gestire i rapporti tra Berlusconi e uno stuolo di giovani ragazze, che nell'ipotesi della Procura si prostituivano all'interno della villa di Arcore.

Che ruolo ha avuto Barbara Faggioli, partita da Cagliari per cercare fortuna a Milano, studentessa con un legame strettissimo con il fondatore del Pdl? I magistrati milanesi hanno tratto le loro conclusioni analizzando gli atti depositati nei giorni scorsi.
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