Marco D'Annunzio, ex dirigente medico infettivologo 43enne del Crh-Mts di Milano, il centro specializzato in malattie a trasmissione sessuale, è stato mandato a processo con rito immediato dopo essere finito ai domiciliari all’inizio dello scorso giugno con l'accusa di violenze sessuali su sei pazienti.

Nelle scorse settimane sono state raccolte le testimonianze delle giovani, con la formula dell'incidente probatorio, davanti al Gip.

Dai verbali, riportati nell'ordinanza cautelare dei domiciliari a carico dell’uomo – confermata poi a inizio luglio dal riesame –  era emerso che le ragazze erano state sottoposte dal medico a violenze fisiche e verbali giustificate poi come parte del suo lavoro.

D’Annunzio avrebbe approfittato della situazione e della debolezza delle pazienti, che si trovavano in una situazione d'inquietudine legata alla loro condizione di salute, con comportamenti subdoli e ricattatori.

Ora il medico avrà 15 giorni di tempo per decidere se essere giudicato con rito abbreviato o andare a processo davanti alla quinta penale, con la prima udienza prevista per il 12 gennaio.

(Unioneonline/v.f.)

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