Due uomini, cittadini nigeriani regolari in Italia e poco più che ventenni, sono stati fermati dalla polizia a Como con l'accusa di aver violentato una ragazzina di 13 anni, loro connazionale.

La violenza si sarebbe consumata la notte fra sabato e domenica scorsa.

Secondo le prime ricostruzioni dei fatti, la ragazzina, dopo aver accompagnato a casa un'amica con cui aveva passato la serata, all'angolo fra via Napoleona e De Cristoforis è stata avvicinata da un suo connazionale, che le ha strappato di mano il cellulare.

La minorenne lo ha inseguito, ma il giovane l'ha presa per un braccio e l'ha trascinata nel proprio appartamento, dove ha abusato di lei.

La ragazzina ha riferito di avere subito abusi sessuali anche da un amico del padrone di casa, che nel frattempo li aveva raggiunti.

Soltanto alle 6 del mattino, mentre i due giovani dormivano, la giovane ha avuto la forza di recuperare il proprio cellulare e scappare a casa dalla famiglia, che aveva già allertato della scomparsa i carabinieri della compagnia di Cantù.

Il giorno successivo la ragazzina ha raccontato alla madre quanto accaduto.

La donna e altri due familiari si sono recati a casa di uno presunti autori della violenza e da lì è nata una colluttazione.

La polizia ha portato i due uomini in questura e la giovane vittima in ospedale per gli accertamenti, che hanno confermato l'atto sessuale.

L'abitazione nel quale si è consumata la violenza è stata perquisita e sono stati sequestrati indumenti e lenzuola.

Per i due giovani, trasferiti nel carcere di Bassone, il pubblico ministero ha disposto la misura del fermo.

(Unioneonline/F)
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