Johnson&Johnson potrà essere somministrato anche a persone con meno di 60 anni, soprattutto migranti, senza tetto o in generale persone più difficili da identificare a livello sanitario e rintracciare nel caso di una seconda dose. 

Il ministero della Salute gioca la carta del vaccino monodose di Johnson&Johnson per garantire la massima copertura vaccinale e riuscire a immunizzare in tempi rapidi ed efficaci, anche tra gli under 60, migranti stagionali e in generale "popolazioni non stanziali o caratterizzate da elevata mobilità lavorativa".

L’obiettivo viene fissato in una circolare del ministero. Janssen in generale resta raccomandato "per soggetti di età superiore ai 60 anni" ma il monodose potrebbe anche essere un efficace supporto per garantire l'immunizzazione completa ai cosiddetti gruppi difficili da raggiungere. Gli “invisibili” che sfuggono alle strutture regionali, circa 500mila soggetti tra cui anche alcuni senza fissa dimora che si spostano per il Paese. Altri ancora abitano semplicemente in luoghi impervi con servizi scarsi: per loro sono attive in undici regioni già una cinquantina di task force della Difesa.

ETEROLOGA – Quanto al mix di vaccini, si ribadisce che per chi ha meno di 60 anni e ha fatto la prima dose con Astrazeneca, anche se l'indicazione prioritaria resta comunque la seconda dose con un vaccino a mRna, chi vuole può fare il richiamo con AstraZeneca dopo aver firmato un consenso informato.

"I rischi connessi alla parziale protezione possono assumere ulteriore pericolosità in contesti epidemiologici caratterizzati da elevata circolazione di varianti quali la variante Delta", spiega il Cts nel verbale in cui ha fornito il proprio parere sulla questione, perché "sulla base delle evidenze disponibili la protezione conferita da una singola dose di Vaxzevria è parziale". Anche i governatori hanno recepito le indicazioni: "Le Regioni si sono allineate, la gestione commissariale del generale Figliuolo sta dando indicazioni precise, siamo assolutamente fiduciosi", assicura il ministro per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini.

(Unioneonline/D) 

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