Un volo di cinque metri da uno stabile in disuso, dove spesso faceva parkour, disciplina francese che consiste nel superare qualsiasi genere di ostacolo in acrobazia.

È ricoverato in gravissime condizioni, all'ospedale di Alessandria, un ragazzo di 17 anni soccorso ieri sera a Canelli, nell'Astigiano, dopo essere precipitato da un balcone senza balaustra della cantina Canei di via Buenos Aires, sottoposta a ordinanza fallimentare e chiusa ormai da una decina d'anni.

Con lui alcuni amici, tutti minorenni, che pare fossero abituati a rimbalzare su tetti, muri e scale come richiede questa disciplina urbana estrema.

L'intrusione di ieri sera nell'edificio abbandono, secondo quanto riferiscono alcuni residenti della zona, non era la prima.

Eppure il sindaco, Paolo Lanzavecchia, sostiene che "al Comune non risultino attività di quel genere tra i giovani. Segnalazioni non ne sono arrivate. I ragazzi non sono entrati da pubblica via, ma dal retro, zona ferroviaria", spiega il primo cittadino, rivelando di "aver parlato col padre e di avergli garantito tutta la vicinanza dell'amministrazione comunale".

Le indagini dei carabinieri dovranno appurare se realmente i ragazzi praticassero tra i meandri dell'ex cantina il parkour, una disciplina che partita dalla Francia ha già fatto diverse vittime in Italia. Un ragazzo di 20 anni, lo scorso anno fu trovato morto sul tetto del vagone di un treno della linea della Valsugana Trento-Primolano.

Nel 2019 altri due giovani morirono o sono rimasti gravemente feriti per lo stesso motivo: un rapper di 19 anni, morì mentre si lanciava in salti acrobatici in un parcheggio a Frosinone. Il ragazzo era precipitato dopo un volo di quindici metri, schiantandosi al suolo. Nel Comense tre adolescenti brianzoli avevano deciso di fare un percorso di parkour sui tetti di una zona industriale. Uno di loro, un 16enne, precipitò da un'altezza di cinque metri e fu trasportato incosciente in ospedale.

(Unioneonline/L)
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