Sono state 1.848 le strutture sanitarie e socio-assistenziali nelle quali, nel corso delle festività natalizie e di fine anno, i carabinieri del Nas hanno effettuato mirati controlli.

Nel 15 per cento di Residenze Sanitarie Assistite e di lungodegenza, case di riposo, comunità alloggio, Ossia in 281 casi, sono state rilevate irregolarità.

109 violazioni penali e 373 amministrative sono state contestate, con l’applicazione di sanzioni per un valore di 111mila euro, 83 persone denunciate, 287 quelle segnalate alle Autorità amministrative.

Le irregolari più gravi sono rappresentate da condotte riconducibili a: "Assenza o carente attuazione di protocolli interni per la prevenzione anti-Covid e mancata gestione e comunicazione all’Autorità sanitaria dei casi di positività, confluite anche in contestazione del reato di diffusione colposa di epidemia in situazioni nelle quali la maggioranza di ospiti e operatori delle strutture è risultata positiva al virus SARS-Co-2; episodi di maltrattamento e di abbandono di persone impossibilitate ad accudirsi autonomamente".

Emerse inoltre carenze strutturali e igieniche dei locali, a volte associate a strutture totalmente abusive; in altri casi, inadeguato livello di assistenza fornito agli ospiti, per presenza di operatori privi di qualifica professionale e in numero insufficiente, nonché mancanza di programmi riabilitativi e di mantenimento motorio; e ancora: sovraffollamento di anziani rispetto ai posti previsti e al personale presente; carenze nella somministrazione dei pasti e dei farmaci, mal conservati e/o scaduti di validità.

18 le strutture che, a causa di criticità particolarmente gravi o per lo stato di abusivismo in cui operavano, sono state oggetto di provvedimenti di sospensione e/o chiusura dell’attività assistenziale, il cui valore economico ammonta ad oltre 11 milioni di euro.

(Unioneonline/s.s.)
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