Due uomini e un donna di origine rumena sono stati arrestati dai carabinieri di Ancona con l'accusa di far parte di una banda dedita a frodi e raggiri.

In particolare, i tre erano specializzati nelle truffe del contachilometri. In sostanza: vendevano auto in tutta Italia dopo averne taroccato l'effettivo chilometraggio.

Numerose le vittime accertate in diverse regioni d'Italia, tra cui la Sardegna.

Le indagini sono andate avanti da gennaio 2017 ad aprile 2019 e sono riuscite a dimostrare la compravendita di più di 130 autovetture manomesse: vecchi "catorci" che invece tornavano, grazie alle modifiche, commercialmente appetibili.

Il tutto grazie alla complicità dei responsabili di due agenzie di pratiche auto anconetane, che, d'accordo con gli arrestati, falsificavano i documenti necessari al passaggio di proprietà degli automezzi.

I tre truffatori, che usavano internet per pubblicizzare le vetture modificate e che in soli due anni erano riusciti a incassare in maniera fraudolenta circa mezzo milione di euro, erano ricercati dallo scorso giugno.

Gli uomini dell'Arma li hanno fermati lungo l'autostrada A14, poco dopo il casello di Senigallia.

(Unioneonline/l.f.)
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