"È stato avvistato stamattina, verso le 9, sul monte Marzola, l'orso M49".

La conferma è arrivata dal presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti.

"Abbiamo diverse fotografie che testimoniano la presenza dell'orso sul monte sopra l'are faunistica dalla quale è scappato - ha spiegato Fugatti - intanto oggi l'Ispra è venuta a ispezionare il recinto, sono in corso le verifiche sul sito".

Un caso, quello dell'orso M49, che sta tenendo animalisti e provincia trentina in ansia, con motivazioni opposte, per l'orso M49.

L'animale, considerato pericoloso dalla provincia che aveva emesso un'ordinanza di cattura a inizio luglio, è stato preso nei boschi della val Tendena e trasferito al Centro faunistico di Casteller.

Ma la prigionia è durata una manciata di ore.

Il Plantigrado ha scavalcato le recinzioni elettrificate, con una portata dai 6mila agli 8mila volt, ed è riuscito a fuggire. Lanciandosi da una barriera metallica alta quasi otto metri.

I forestali lo cercano da un giorno, la provincia ha dato l'ordine di abbatterlo nel caso si avvicini alle case e diventi pericoloso per l'uomo.

La cattura, la fuga e l'ordine di abbattimento (solo nel caso diventi un pericolo per gli uomini) ha acceso la polemica e scatenato gli animalisti.

"Nessuno si azzardi ad abbatterlo", è l'appello degli animalisti, che chiedono l'intervento del ministro dell'Ambiente Sergio Costa.

E Costa ha raccolto l'appello, rilasciando una dichiarazione di fuoco nei confronti della provincia e del modo in cui è stata gestita l'operazione: "Le inefficienze mostrate nella cattura, che non mi vedono e mai mi hanno visto concorde, reclamano professionalità e attenzione massima, cosa che fin qui non è stata mostrata. E ora si parla di abbattimento? Assurdo e paradossale, non gli sparate".

Per Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento, "il fatto che l'orso dia riuscito a scavalcare una recinzione elettrificata con sette fili a 7mila volt dimostra come questo esemplare fosse pericoloso e ci fosse un problema di sicurezza pubblica tale da giustificare l'ordinanza di cattura, scelta non appoggiata dal ministero".

La caccia, intanto, continua. E anche le polemiche, con l'intervento del Wwf, secondo cui l'animale "non è pericoloso per gli esseri umani".

(Unioneonline/L)
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