Tre donne uccise a Roma, incubo serial killer: «Possibile che ci sia la stessa mano dietro i delitti»
L’avvocato Gianfranco Piscitelli: «Stessi lividi e coltellate mortali»Paura serial killer a Roma per tre delitti.
Due donne cinesi sono state uccise questa mattina nel quartiere Prati, in via Augusto Riboty. Una delle due vittime era sul pianerottolo, l’altra nell’appartamento. Una transessuale è stata invece ammazzata in via Durazzo. Per tutte ferite d’arma da taglio.
Gli inquirenti stanno indagando per capire se ci possa essere la stessa mano dietro ai tre tragici eventi. Saranno i sistemi di videosorveglianza e i tabulati telefonici a spiegare ulteriormente i retroscena di questa vicenda.
«I fatti sono avvenuti vicinissimi alla sede RAI, gli investigatori sono certamente facilitati dal fatto che le due cinesi avevano nascosto una telecamera tra la finestra e la serranda e riprendevano i clienti che andavano a trovarle», ha dichiarato a L’Unione Sarda l’avvocato Gianfranco Piscitelli, presidente di Penelope Sardegna, che ha aggiunto: «Credo che i tre delitti possano avere la stessa mano sia per le modalità, lividi sui corpi e coltellate mortali, sia per essere avvenuti nell'ambiente della prostituzione. Alcuni clienti hanno avuto il coraggio anche di farsi avanti e questa è una bella cosa, vuol dire che le coscienze si ribellano a tali violenze».
Angelo Barraco