Nel luglio del 2019 ha investito e ucciso a bordo del suo suv due cuginetti di 11 anni

Ora Rosario Greco, tre anni dopo, va ai domiciliari.

Una vicenda avvenuta a Vittoria (Ragusa) che sconvolse l’Italia intera di cui si parlò per giorni: l’uomo, all’epoca 34enne, era sotto effetto di alcol e droga e andava a tutta velocità quando travolse i due ragazzini – Alessio e Simone D’Antonio - che erano sulla soglia del portone di casa. Poi fuggì, ma venne rintracciato.

Greco già da tre giorni ha lasciato il carcere e si trova ai domiciliari. Condannato a 9 anni in appello, la Corte di Cassazione a marzo ha annullato la sentenza con rinvio, dunque a carico dell’uomo va celebrato un nuovo processo di secondo grado.

“Siamo arrabbiati e delusi”, tuona Alessandro D’Antonio, padre di Alessio, “questa è una giustizia ingiusta, non riusciamo a capire quale motivazione possa aver trovato il giudice per concedere i domiciliari”.

“Non ha visto il filmato dell’investimento, non ha seguito il caso, non sa che sono morti due bambini? O ci sono altre ragioni? Non sono trascorsi neanche tre anni e già va ai domiciliari”, incalza.

La famiglia D’Antonio proprio nei giorni scorsi ha ricordato il compleanno dei bimbi: Alessio era nato il 29 maggio, Simone il 3 giugno.

“Avrebbero compiuto 14 anni, l'età dei progetti - continua D’Antonio -. Avremmo dovuto festeggiare, pensare al patentino, al motorino. E invece abbiamo celebrato la messa di suffragio. E mentre noi scontiamo il nostro ergastolo a vita chi li ha uccisi lascia il carcere. Questo non posso accettarlo. È questo lo Stato ? È questa la giustizia ? Siamo molto arrabbiati. Qualche mese fa hanno annullato il processo in Cassazione, che ora dovrà essere rifatto. Ora la notizia della scarcerazione. Lo Stato ci ha deluso per la terza volta”. 

(Unioneonline/L)

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