La speculazione eolica che si profila in Sardegna, destinata a sacrificare quegli elementi fondamentali per lo sviluppo, come ambiente, paesaggio e identità storica e culturale, è soltanto uno degli aspetti più controversi della cosiddetta "transizione ecologica". L'altro, non meno preoccupante e del tutto sottovalutato, è quello della reale sostenibilità di alcune fonti energetiche definite "green".

Lo sono davvero? I dubbi affiorano leggendo un recente rapporto dell'Anev, l'Associazione nazionale energia del vento, che riunisce oltre 100 aziende che operano nel settore dell'eolico.

Lo studio evidenzia le criticità legate allo smaltimento degli impianti eolici al termine del loro ciclo vitale, in particolare delle pale che presentano caratteristiche dimensionali e costruttive che implicano, allo stato attuale, notevoli difficoltà nel riciclo dei materiali che le compongono. Saranno 30-40mila le tonnellate di pale eoliche da smaltire in Italia nel prossimo decennio e farebbero parte della prima generazione di impianti eolici installati verso la fine degli anni '70.

Luca Pinna

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