Un grosso incendio è scoppiato ieri sera intorno alle 22.30 all’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, alle porte di Roma. Tre persone sono morte, tutti pazienti della struttura. Inizialmente si pensava fossero quattro, ma un uomo è deceduto poco prima che scoppiasse il rogo.

Le fiamme sono state domate a notte fonda dai vigili del fuoco e circa 200 persone sono state evacuate. I pazienti, a seconda delle criticità e delle esigenze, sono stati ricoverati in vari ospedali di Roma.

A quanto si apprende il rogo è divampato nel seminterrato della struttura, partito da alcuni locali dove si trovano degli ambulatori. Da lì le fiamme hanno raggiunto il pronto soccorso e la terapia intensiva: alcuni reparti non sono stati toccati, ma il fumo molto denso ha invaso l’intera struttura rendendo necessaria l’evacuazione di tutto l’ospedale

Sono Pierina Di Giacomo e Romeo Sanna, entrambi di 86 anni, e Giuseppina Virginia Facca, di 84, le tre vittime.

La Procura di Tivoli ha aperto un fascicolo per omicidio e rogo colposo, disponendo l’autopsia sui corpi delle quattro vittime. Si indaga per accertare le cause dell’incendio, che potrebbe anche essere partito da un cumulo di rifiuti secondo le prime indiscrezioni.

«Ho sentito la puzza di plastica bruciata e sono uscito fuori. Io ero in Pronto soccorso al piano -1, c'era solo fumo ed è saltata la corrente, quindi scappavamo grazie alle luci di emergenza anche se si vedeva poco. Sono stati momenti di panico. Oltre alle barelle ci si affrettava come si poteva e alcuni malati venivano portati anche a braccio. Noi siamo usciti attraverso l'obitorio e la polizia per farci uscire ha spaccato il cancello»: questa la testimonianza di Paolo Gabrielli, 39 anni, uno dei pazienti evacuati.

(Unioneonline/L)

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