L'Italia raggiunge il 12% nell'occupazione dei posti in terapia intensiva, superando così la soglia critica fissata al 10%. L'occupazione in area medica raggiunge invece il limite massimo fissato dai parametri, al 15%, con un aumento dell'1%.

È quanto emerge dal monitoraggio quotidiano dell'Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), sulla rilevazione dei dati del 26 dicembre.

Sono 9 le regione che superano le soglie critiche in entrambi i parametri (intensiva e area medica): Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio (14% intensive e 15% area medica), Liguria, Marche, Pa Bolzano e Trento, Piemonte e Veneto. 

Questa la situazione nelle altre regioni secondo il rilevamento Agenas relativo alla giornata del 26 dicembre: Abruzzo (12% intensive con +2% e 11% in area medica non critica con +1%), Basilicata (1% intensive e 13% reparti), Campania (5% intensive con -1% e 13% di occupazione nei reparti), Emilia Romagna (12% intensive e 13% reparti), Molise (5% intensive e 9% reparti), Puglia (5% occupazione posti in rianimazione e 6% in reparto), Sardegna (6% rianimazione con +1% e 8% reparti), Sicilia (9% intensive e 17% reparti con +1%), Toscana (13% intensive e 9% reparti con +1%), Umbria (10% intensive con +1% e 12% reparti con +2%), Valle d'Aosta (3% intensive ma 30% di occupazione posti in area non critica con +4%).

(Unioneonline/v.l.)

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