Continua lo scontro all'interno del governo gialloverde sulla Tav, la linea dell'alta velocità Torino-Lione.

Dopo che ieri il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha consegnato l'analisi costi-benefici alla Francia, oggi è intervenuto il vicepremier Matteo Salvini, da sempre sostenitore dell'opera.

"Io, da vicepresidente del Consiglio che rappresenta gli italiani, non ho l'esame costi-benefici della Tav ma pare che ce l'abbiano a Parigi. Questo è abbastanza bizzarro", ha detto a margine di un'iniziativa a Terni.

"Perché dei numeri che riguardano il futuro degli Italiani sono conosciuti prima a Parigi che a Roma? Io non

cambio idea, l'Italia sulle grandi opere pubbliche deve andare avanti, non bloccare e tornare indietro", ha ribadito.

Immediata la replica del ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, che sabato ha ribadito che finché il Movimento 5 Stelle sarà al governo la grande opera non verrà realizzata.

"Stia tranquillo il collega vicepremier, neanche io ho letto ancora" il documento, ha fatto sapere in conferenza stampa alla Camera.

"Quando mi sveglio io penso che ci vogliono 6 ore per andare da Roma a Pescara, non mi sveglio pensando a un buco che collega Torino e Lione", penso "a collegare gli italiani con gli italiani".

"In questo Paese - ha insistito il vicepremier - ci sono ben altri problemi che dovrebbero condizionare il dibattito pubblico. Dopo un po' gli italiani si stancano di sentire parlare della stessa cosa".

Nella polemica è intervenuto anche il Mit, che ha fatto sapere che "M5S e Lega sono in perfetta simmetria informativa sul dossier".

(Unioneonline/F)
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