L'eliporto costruito a Taormina per far atterrare i leader mondiali durante il G7 "è abusivo". Lo ha deciso la Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina.

In occasione del vertice dei ministri dell'economia delle sette nazioni del mondo erano stati costruiti due eliporti: uno su un terreno privato, uno su quello comunale. Il primo è stato smantellato pochi giorni dopo il summit, il secondo è rimasto in piedi ed è ora giudicato "abusivo" perché privo di alcune autorizzazioni.

L'opera è costata circa due milioni di euro e ci sono voluti 75 giorni per realizzarla.

Ma il sindaco Eligio Giardina si oppone: "È un’opera che serve a tutta la città anche dal punto di vista sanitario”, ha dichiarato. "Entro sessanta giorni l'opera deve essere smantellata e il territorio riportato alla situazione originaria", ha ribadito la Soprintendenza.

Erano stati alcuni cittadini e diversi albergatori a promuovere l’iniziativa contro l’eliporto: secondo questi ultimi la pista era stata costruita troppo vicino al centro storico.

(Redazione Online/s.a.)

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