Una banda armata che poteva sparare tra la folla, in un momento in cui erano presenti 40.000 fedeli. Nel tardo pomeriggio di ieri, a Viterbo, due cittadini turchi sono arrestati a pochi metri dal sagrato del monastero di Santa Rosa, perché trovati in possesso di armi automatiche. Per questo motivo, il tradizionale trasporto della Macchina di Santa Rosa di ieri sera – il baldacchino dedicato alla patrona e alto 30 metri – è stato effettuato in parte con la città illuminata anziché a luci spente.

Il trasporto della macchina di Santa Rosa a Viterbo (foto Ansa)
Il trasporto della macchina di Santa Rosa a Viterbo (foto Ansa)
Il trasporto della macchina di Santa Rosa a Viterbo (foto Ansa)

L'allarme è scattato dopo che nel pomeriggio due turchi – di 21 e 31 anni – trovati in possesso di armi automatiche, mentre alloggiavano in un b&b a pochi metri dal sagrato del monastero di Santa Rosa, erano stati fermati. Subito avviate le verifiche su un presunto attentato terroristico, ma non ci sono ancora riscontri. Fra le ipotesi c’è anche quella del traffico di armi, così come di un tentativo di far evadere un carcerato.

Questo perché i due arrestati, già ascoltati dal pm, potrebbero essere collegati a un boss della mafia turca arrestato nei giorni scorsi in un b&b sempre nel centro storico di Viterbo. «Congratulazioni alle Forze dell'Ordine e al Ministro dell'Interno Piantedosi per il pronto intervento che ha portato all'arresto di due cittadini turchi armati a Viterbo, poche ore prima della festa della Macchina di Santa Rosa», ha detto la premier Giorgia Meloni. «Un'operazione decisiva che ha permesso di celebrare in sicurezza un evento unico al mondo, che è stato riconosciuto dall'Unesco patrimonio immateriale dell'Umanità e rappresenta una tradizione secolare profondamente sentita dai viterbesi e da tantissimi italiani».

«Bene il sindaco e il Prefetto che hanno garantito, in sicurezza ed evitando il panico, il trasporto della macchina della Santa protettrice della città, permettendo ai tanti fedeli e turisti arrivati di vivere questo momento straordinario», il commento del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. «Questo episodio spero rappresenti un monito contro quei cattivi maestri che aizzano orchestrando delle campagne d'odio con un linguaggio violento».

«Poteva essere una strage, ma l'intervento decisivo delle forze dell'ordine ha sventato l'attentato. Un plauso e un enorme grazie alle donne e agli uomini in divisa. In Italia non c'è spazio per il terrorismo», ha aggiunto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. «Ancora una volta, le nostre forze dell'ordine dimostrano la loro efficienza e si confermano presidio di sicurezza per i cittadini. Al ministro Piantedosi, al capo della Polizia e a tutte le donne e agli uomini in divisa coinvolti in questa operazione giunga il mio plauso e la mia gratitudine», le parole del presidente del Senato Ignazio La Russa.

(Unioneonline)

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