Il 15enne arrestato perché sospettato di far parte del branco di Rimini che lo scorso agosto ha stuprato una turista polacca e una transessuale peruviana è stato coinvolto in una rissa nel carcere minorile di Pratello di Bologna dove è attualmente rinchiuso.

È stato aperto un fascicolo per stabilire cosa sia successo due settimane fa, quando il ragazzino è uscito dall'isolamento.

Il ragazzo porta sul volto segni evidenti dell'aggressione, e lo stesso sarebbe accaduto a un altro giovane detenuto.

C'è da capire chi ha colpito chi, ma l'ipotesi più plausibile è che, una volta uscito dall'isolamento, il 15enne, che parla di una semplice scazzottata, sia stato vittima di quella legge non scritta che vige nelle carceri, per cui i colpevoli di reati sessuali devono subire la vendetta da parte degli altri detenuti.

Intanto a Rimini si è aperto il processo all'unico maggiorenne del branco, Guerlin Butungu.

Il terzo arrestato avrebbe riferito agli inquirenti dettagli inquietanti sul passato del congolese, che avrebbe lasciato il suo Paese perché "aveva ucciso tante persone".

E la trans peruviana stuprata chiede giustizia: "Adesso è lui sotto il tacco della giustizia, allo stesso modo di come mi teneva ferma quella terribile notte. Deve pagare".

(Redazione Online/L)

© Riproduzione riservata