Alessandro Maja, il 57enne accusato di aver massacrato la moglie e la figlia, Stefania Pivetta, 56 anni, e Giulia di 16, e aver ridotto in fin di vita il figlio 23enne mercoledì mattina a Samarate, in provincia di Varese, è incompatibile con il carcere

L’uomo è stato solo 24 ore nel carcere di Monza prima di essere portato in ospedale dove è stato ricoverato nel reparto di Psichiatria. Posticipato l’interrogatorio di garanzia, forse alla prossima settimana. "I medici hanno ritenuto che le sue condizioni non siano compatibili con la detenzione", ha detto il suo avvocato Enrico Milani, precisando che "l'udienza sarà nuovamente fissata quando sarà in grado di sostenerla". 

La Procura di Busto Arsizio, come confermato dal Procuratore Carlo Nocerino, al momento non ha intenzione di chiedere una valutazione psichiatrica, mentre è possibile che questa possa diventare la prossima mossa della difesa.

LE TESTIMONIANZEFondamentali adesso le testimonianze delle persone vicine alla famiglia per capire quanta premeditazione ci fosse nel delitto e che cosa sia scattato nella testa di Maja.

Secondo il suocero, padre di Stefania Pivetta, il 57enne geometra ed esperto di arredamenti era "giù di morale da diverso tempo", sempre "preoccupato per i soldi", seppure di difficoltà la famiglia non risulta ne avesse. Nell’ultima settimana si era chiuso in un silenzio “inspiegabile”, fino a costringere il suocero a ricordargli "che è padre e marito, di farsi uomo e pensare alla sua famiglia".

Ha raccontato poi agli investigatori di aver raccolto il giorno prima della strage un altro pezzo importante che confermerebbe la premeditazione. Maja aveva avvicinato la figlia, le aveva chiesto scusa, e se n’era andato senza aggiungere altro.

Giulia si era confidata col nonno, chiedendogli spiegazioni, ma nessuno dei due era riuscito a darle. Poche ore dopo, alle 4 del mattino tra martedì e mercoledì, gli efferati delitti commessi con un cacciavite e un martello.

Domani sono previste le autopsie sui corpi di Stefania Pivetta e Giulia Maja, mentre il 23enne, un futuro da pilota, è costretto ora in un letto di ospedale a Varese, dopo essere stato operato al cervello a causa di un grave ematoma dovuto ai colpi ricevuti.

(Unioneonline/D)

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