Fa discutere l’ammissione al lavoro esterno concessa ad Alberto Stasi, che sta scontando da circa 7 anni e mezzo nel carcere di Bollate una condanna definitiva a 16 anni per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco (Pavia) nell'agosto 2007.

«C'è un tema di ammissione di responsabilità. Il primo giudice aveva negato il lavoro esterno perché Stasi non ha mai ammesso nulla. Altri tribunali non lo concedono se non risarcisci e non c'è un pentimento. Succede solo a Bollate e per i detenuti 'mediatici’», ha dichiarato l’avvocato Gianluigi Tizzoni, che assiste la famiglia di Chiara.

«Sapere che chi ha ucciso nostra figlia dopo sette anni già esce dal carcere, pur senza aver mai

ammesso la sua responsabilità, spiace. Non sono notizie belle. Ma la legge è così e non possiamo farci niente. Del resto ci aspettavamo che un momento o l'altro avrebbe ottenuto questo beneficio», il commento, invece, di Rita Preda, la mamma di Chiara Poggi.

(Unioneonline/l.f.)

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