Il gip di Macerata Domenica Potetti ha confermato l'arresto di Luca Traini, il 28enne di Tolentino ritenuto responsabile di avere ferito sei migranti a colpi di arma da fuoco sabato scorso, e ha disposto per il giovane la custodia cautelare in carcere con l'accusa di strage aggravata da odio razziale.

La procura aveva ipotizzato anche il reato di tentato omicidio plurimo, ma il gip non lo ha ammesso, ritenendolo assorbito nell'altra fattispecie.

Di fronte al giudice Traini si è avvalso della facoltà non rispondere, in seguito ha tuttavia rilasciato dichiarazioni spontanee al pubblico ministero Stefania Ciccioli, secondo quanto confermato dal suo legale, l'avvocato Giancarlo Giulianelli.

"Il mio obiettivo erano i neri che spacciano droga a Macerata", ha detto il 28enne, facendo riferimento alla morte di Pamela Mastropietro, la 18enne tossicodipendente romana il cui corpo è stato trovato smembrato in due trolley nella provincia marchigiana il 31 gennaio.

Nel caso sono coinvolti il pusher di nazionalità nigeriano Innocent Oseghale e il suo amico L.D.

L'intenzione del giovane, vicino agli ambienti di estrema destra, era quella di colpire solo gli uomini di colore e non le donne.

"Per il ferimento della donna - ha dichiarato il suo legale - ha chiesto scusa. Come pure gli spari verso la pasticceria sono stati un incidente di percorso".

Traini ha infine affermato di "non sentirsi pentito" del suo gesto violento.

(Unioneonline/F).

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