«Soldi per rilasciare mio figlio? Venite, ho gioielli e Rolex»: anziana “annusa” la truffa e fa arrestare i malviventi
Pina, novant’anni, ha messo su una scenetta per avere il tempo di fare arrivare la polizia: «Mi sono salvata leggendo i giornali»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Buongiorno, sono un maresciallo dei carabinieri, suo figlio ha fatto un incidente, ha investito due persone sulle strisce e sono in ospedale. Per rilasciarlo bisogna pagare. Ha dei soldi in casa?».
Risponde una signora di novant’anni, raggiunta nella sua casa a Firenze, che in una frazione di secondo urla, si dispera, piange e risponde: «Sì certo, venite subito». Ma stava solo fingendo. Poco meno di due anni fa aveva ricevuto la stessa telefonata: anche quella volta ha capito che qualcosa non andava. Ha chiamato la polizia e ha fatto arrestare sotto casa un uomo arrivato in treno da Napoli con 1.300 euro in tasca e gioielli dal valore di almeno 15 mila euro.
L’anziana ha riconosciuto subito lo stile della truffa ma ha deciso di divertirsi un po’: «Questa volta — racconta Pina al Corriere Fiorentino — ho iniziato a recitare, ho finto disperazione. Mi hanno anche passato al telefono una persona che si è spacciato per mio figlio e mi pregava di consegnare tutto quello che avevo perché altrimenti non l’avrebbero rilasciato». Con uno slancio di fantasia ha inventato tre collane d’oro, due braccialetti, un Rolex, un solitario. «Perfetto, sono sufficienti. Adesso arriva l’avvocato Francesco Russo a prendere i gioielli, metta tutto in una borsa e la porti giù».
A quel punto Pina ha finto un malore e mentre il malvivente aspettava al telefono, ha chiamato lo stesso poliziotto che due anni fa ha arrestato l’altro truffatore. Quindi ha preparato una borsa piena di carta che ha consegnato nell’androne del palazzo al finto avvocato. E si è affacciata al balcone per godersi la scena dell’arresto.
Il primo truffatore, non contento, l’ha anche richiamata: «È contenta di quello che ha fatto?». «Non sono contenta per niente, queste cose non devono accadere», gli ha risposto gelida.
«Perché troppe mie “colleghe” anziane vengono raggirate – dice oggi Pina – Io mi sono salvata leggendo i giornali. Ho sentito di persone che sono impazzite dopo aver perso i ricordi di una vita per colpa di gente senza scrupoli. Bisogna raccontarle queste storie, perché se si salva anche una sola persona è già una vittoria».
(Unioneonline)