Smart working, proroga fino al 31 dicembre nel privato: tutte le novità del nuovo decreto lavoro
“Fringe benefit” esenti da contributi, e arriva il bonus per il turismoProrogato fino a fine anno lo smart working per i fragili e genitori con figli under14. Ma solo per chi lavora nel privato. Per i dipendenti della pubblica amministrazione il rinvio è, invece, ancora in stand by, in attesa che si trovino le necessarie risorse. La soluzione arriverà martedì, quando la commissione Affari sociali del Senato scioglierà gli ultimi nodi (legati alle coperture) del decreto lavoro.
In bilico c'è anche lo sgravio per chi assume badanti, mentre tra le novità spicca il bonus estate per i lavoratori del turismo, per andare in soccorso alla carenza di personale del settore: l'intervento stabilisce che per il periodo dal primo giugno 2023 al 21 settembre 2023 ai lavoratori del comparto del turismo, inclusi gli stabilimenti termali, è «riconosciuta una somma a titolo di trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario».
Tra i dossier rimasti in sospeso, quello sui “fringe benefit”, i cosiddetti “compensi in natura” (dai buoni pasto al bonus bollette), è praticamente risolto.
«Abbiamo trovato la copertura che mancava: 190 milioni che serviranno» a esentare i "fringe benefit” anche degli oneri contributivi, assicura il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, annunciando che la modifica arriverà con un emendamento del relatore che sarà votato martedì. «È un segnale di coerenza rispetto agli annunci fatti ed è un aiuto alle famiglie perché è welfare aziendale puro», spiega. Salta però l'ipotesi, emersa nel corso dei lavori in commissione, di allargare la platea anche ai lavoratori senza figli: la misura resta quella definita dal governo nel decreto, che porta la soglia esentasse per i "compensi in natura” concessi dai datori di lavoro dagli attuali 258 euro a 3mila solo per i dipendenti con figli a carico.
Con il nuovo emendamento i benefici entro quella soglia saranno quindi al netto delle tasse e anche dei contributi. Non viene comunque accantonata la proposta di portare il tetto a mille euro per tutti, più 660 euro per ogni figlio: l'idea della maggioranza è di riproporla per il prossimo anno in un provvedimento più organico.
Modifiche anche sul nuovo strumento che sostituisce il Reddito di cittadinanza, l'assegno di inclusione: l'occupabile con figli con meno di 14 anni sarà tenuto ad accettare le offerte a tempo indeterminato solo entro gli 80 chilometri o 2 ore di percorrenza con i mezzi; inoltre la platea dei beneficiari si allarga anche ai soggetti in cura presso i servizi socio-sanitari.
Novità anche per i contratti a termine: entro i primi 12 mesi potranno essere non solo prorogati ma anche rinnovati "liberamente", senza le previste causali. Inoltre i libretti famiglia, per pagare piccoli lavori domestici o baby sitter, potranno essere acquistabili anche in tabaccheria. Ma sul provvedimento resta alta la forte contrarietà delle opposizioni: il Pd denuncia la bocciatura di modifiche tese ad aiutare le donne vittime di violenza, il M5s parla di porte sbattute in faccia alle tutele, per Avs la maggioranza peggiora il testo del governo. Soddisfatta invece la Lega che assicura: creerà più occupazione.
(Unioneonline/v.l.)