Secondo via libera del Parlamento alla riforma della giustizia. Con 106 voti favorevoli, 61 contrari e 11 astensioni, l'aula del Senato ha approvato il disegno di legge di revisione costituzionale sulla separazione delle carriere della magistratura, tra pm e giudici.

Ora il provvedimento tornerà alla Camera (dove era stato approvato il 16 gennaio scorso) per il terzo step e successivamente al Senato. Proteste in aula al momento del voto, con le opposizioni hanno mostrato cartelli contro la riforma. In aula il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. 

Insoddisfazione da parte dell’Associazione Nazionale Magistrati, che dopo il via libera ha diramato una nota, a firma della Giunta, commentando: «La riforma costituzionale approvata oggi toglierà garanzie ai cittadini, questa è la nostra principale preoccupazione. Ed è chiaro che l'intento di questa riforma sia quello di avere una magistratura addomesticata e subalterna, che rinunci al proprio compito di controllo di legalità».

(Unioneonline)

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