«Contro di me c’è un po' di accanimento» al punto da essere costretto a quasi 40 anni a «vivere in cameretta, come agli arresti domiciliari», con la speranza che tutto ciò che sta accadendo «sia in buona fede».

Lo ha detto Andrea Sempio - unico indagato per omicidio in concorso nel nuovo filone d'inchiesta sull'omicidio di Chiara Poggi - intervistato da Bruno Vespa a Cinque Minuti su Rai 1.

Sempio ha cercato anche di sfatare i sospetti circolati sulle spese legali famigliari e le domande investigative a lui “anticipate” al centro dell'inchiesta su una presunta corruzione relativa alla sua precedente archiviazione.

Quanto al responsabile del delitto di Garlasco commesso il 13 agosto 2007, «credo – ha detto Sempio – che ormai sia stato acclarato in anni di processi e sentenze, quindi io mi rifaccio a quello che hanno detto le sentenze: ad oggi il colpevole è Alberto Stasi e non ho motivo di pensare il contrario».

(Unioneonline)

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