Tra poche ore inizieranno le operazioni di sbarco dei 47 migranti che si trovano a bordo della nave Sea Watch 3, da sei giorni al largo di Siracusa.

Lo ha affermato Giuseppe Conte.

Secondo quanto reso noto dal primo ministro, le persone salvate dalla ong tedesca e in mare da dodici giorni verranno accolte da cinque Paesi dell'Unione europea.

Ieri il premier è stato impegnato nel vertice Med7 di Nicosia, a Cipro, che ha visto la partecipazione dei capi di Stato e di governo di Italia, Francia, Cipro, Grecia, Malta, Spagna e Portogallo.

Al termine del summit è stata firmata una Dichiarazione comune sul tema migranti, in cui si ribadisce "all'unanimità la necessità di uno sforzo collettivo, di una maggiore solidarietà tra i paesi Ue anche per risolvere una questione che vede gli Stati europei del Mediterraneo in prima linea e che rimanere prioritaria".

I Paesi che si sono detti disponibili "per la redistribuzione" dei passeggeri della nave, che batte bandiera olandese, sarebbero Italia, Germania, Romania, Francia, Portogallo e Malta e Lussemburgo.

Nelle scorse ore il ministro dell'Interno Matteo Salvini aveva dichiarato di essere disposto ad acconsentire allo sbarco dei migranti, tra cui 15 minorenni, solo qualora si fosse trovata un'intesa per l'accoglienza dei migranti.

LA CORTE DI STRASBURGO: "FORNIRE ASSISTENZA AI MIGRANTI" - Ieri sera la Corte europea dei diritti dell'uomo è intervenuta sul caso chiedendo all'Italia di "prendere il prima possibile tutte le misure necessarie per assicurare ai ricorrenti cure mediche adeguate, cibo e acqua" e di assicurare "tutela legale" ai minori non accompagnati.

Il tribunale di Strasburgo non ha però ordinato lo sbarco dei migranti.

La Corte si è pronunciata dopo che il capitano della Sea Watch 3 aveva chiesto di appurare eventuali violazioni dei diritti umani dei migranti.

(Unioneonline/F)
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