È per ora a carico di ignoti l'indagine aperta dalla Procura di Catania in merito alla caso della Sea Watch, la nave che col suo carico di 47 migranti è rimasta per giorni in rada a Siracusa e giovedì è approdata a Catania.

Le ipotesi di reato sono quelle di associazione a delinquere finalizzata all'agevolazione dell'immigrazione clandestina e di agevolazione dell'immigrazione clandestina".

Gli accertamenti sono diretti a individuare i traFficanti libici che hanno organizzato il viaggio e gli scafisti che conducevano il gommone raggiunto dalla Sea Watch 3. Sarà importante inoltre, ha spiegato la stessa Procura, "accertare la liceità della condotta tenuta dai responsabili di quest'ultima motonave".

I punti critici sono presti spiegati: "La scelta della motonave di non dirigersi verso le coste tunisine, come fatto da alcuni pescherecci che in condizioni di mare critiche si erano rifugiati presso quelle coste, dall'altro le dichiarazioni rese dal comandante della motonave e dal coordinatore del team della motonave che si occupa della ricerca e dei recuperi in mare circa il non funzionamento del motore e la mancanza di una persona che fosse alla guida del gommone, dichiarazioni che apparivano contraddette da quelle rese da alcuni migranti che hanno invece asserito che il motore del gommone era funzionante al momento del soccorso e che il natante era guidato da uno di loro".

(Unioneonline/s.s.)

IL BLOCCO:

© Riproduzione riservata