Scuole aperte anche in estate, la proposta che fa discutere
Gli istituti, secondo l'ipotesi che il ministero sta mettendo a punto, potrebbero restare aperti agli studenti per laboratori e attività extradidattichePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Si continua a parlare insistentemente di prolungare l'apertura delle scuole anche in estate, per attività extradidattiche all'aria aperta, eventi culturali, sport e tempo libero.
Si tratterebbe di "laboratori", questa l'espressione cara al ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, senza obbligo di presenza, senza voti e senza esami, che coinvolgeranno gli studenti che abbiano la voglia di tornare a socializzare. E gli insegnanti, anche loro su base volontaria e in caso retribuiti a parte, oppure associazioni di volontariato.
Ci sta lavorando ad esempio la Liguria: "E' fattibile - spiega il direttore scolastico della Liguria Ettore Acerra - non deve essere vissuto come un obbligo ma come un'opportunità per le famiglie per offrire un piano integrato di attività personalizzate".
IL MINISTERO - "Non ci sono preclusioni sul tenere le scuole aperte anche durante il periodo estivo per attività culturali, sociali e sportive, ovviamente su base volontaria sia per quanto riguarda le famiglie e gli studenti sia per ciò che concerne i lavoratori", fa sapere il sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso.
Al momento però, aggiunge, "più che verso le attività extra didattiche, lo sforzo del Governo deve andare nella direzione del ritorno alle lezioni in presenza e in sicurezza. Soprattutto per preservare la fascia di età dei più piccoli, che stanno soffrendo maggiormente gli effetti nefasti della deprivazione culturale a cui sono costretti. Sul medio periodo, aggiungo, va fatto un lavoro capillare di messa in sicurezza del mondo della scuola per evitare che, se dovesse ripresentarsi un'emergenza sanitaria, sia considerato nuovamente una realtà sacrificabile".
I PRESIDI - I presidi dal canto loro sottolineano che "le scuole sono sempre aperte in estate, l'attività di segreteria va avanti, se si vuole utilizzare la scuola per laboratori ed altre attività si può fare, è una struttura pubblica ma bisogna reperire le risorse, fare tutto questo non è a costo zero", spiega Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi.
L'idea di tenere le scuole aperte in estate, del resto, "non è nuova, se ne è già parlato in passato, anche se è stata realizzata in alcune aree del Paese, più nel settentrione con i Patti di comunità. Non si tratta di attività svolte dal personale scolastico che lavora quando c'è lezione, ma da personale degli enti locali, associazioni o docenti ma da remunerare a parte. Le scuole sono certamente coinvolte ma queste attività devono essere progettate in autonomia". Quanto alla ripresa della scuola in presenza dopo Pasqua "se le condizioni lo consentiranno bisogna riaprire, se non lo consentono no".
(Unioneonline/D)
DITE LA VOSTRA