Scuola, i sindacati: "Così non si riapre". Azzolina: "Si riparte il 14, sfido Salvini in tv"
L'allarme dei sindacati, la replica di Azzolina e l'attacco di SalviniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Così non si apre. Nella conferenza stampa convocata questa mattina i sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda) non usano mezzi termini.
"Oggi le condizioni per cui le scuole riaprano in presenza non ci sono, inutile continuare a raccontare che le cose vanno bene. Bisognerebbe essere onesti, a causa del ritardo con cui è iniziato il confronto e la scarsità delle risorse la situazione è drammatica. I dirigenti scolastici sono a caccia di spazi, serve un organico straordinario che al momento non c'è. La preoccupazione che sta nascendo è che siccome il tempo scuola si ridurrà di tornerà alla didattica a distanza".
La volontà dei sindacati è di riaprire, ma le risorse stanziate sono "insufficienti". "Mancano due miliardi per assumere tutto il personale necessario". Viene chiesta anche l'istituzione di un medico individuato dalla Asl a cui gni scuola possa rivolgersi er qualsiasi consulenza relativa all'emergenza Covid. Si chiede anche una procedura "standardizzata" per l'individuazione, la gestione e la segnalazione dei casi sospetti.
SALVINI VS AZZOLINA - "Nessuna certezza per insegnanti e maestre, presidi e sindaci, studenti e famiglie. Siamo a metà luglio e non si sa nulla, impossibile avere un ministro così incapace. Azzolina bocciata", attacca Matteo Salvini.
Respinge al mittente le critiche la pentastellata: "La scuola riaprirà regolarmente il 14 settembre ed escludo nuovi lockdown. Dai sindacati mi aspetto collaborazione, ma ora vado in tv e spiego tutto, ho sbagliato a non farlo prima. Sono anche pronta ad un confronto televisivo con Salvini sulla scuola".
"Siamo molto più pronti - rivendica Azzolina -, per questo non ci sarà più un lockdown generalizzato. Ci vuole prevenzione e precauzione, senso di responsailità da parte di tutti, a partire dalla misurazione della temperatura a casa, così se un bambino ha 37,5 non lo mettiamo sugli autobus, non lo facciamo uscire e non mettiamo in pericolo gli altri".
Ancora: "Prima ci portano ad esempio la bella scuola dei Paesi scandinavi, poi quando proviamo a renderla più bella in Italia, solo chiacchiere. I nuovi banchi serviranno a costruire una scuola innovativa. E poi c'è una grande novità sfuggita a tutti nel Dl Rilancio: sulle classi più numerose possiamo iniziare, compatibilmente con gli spazi, a derogare. Non possiamo eliminare in un mese e mezzo le classi pollaio, è l'inizio di un processo. Quando arriveranno i soldi del Recovery fund li useremo anche per l'edilizia scolastica. Meno alunni per classe e innovazione didattica, come ci chiedono gli studenti".
(Unioneonline/L)