Una particolare frode informatica, nota col nome di "Man in the middle", è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Treviso.

La vittima predestinata era un imprenditore veneziano.

La truffa consiste nell'intercettare la mail con la quale un venditore invia al proprio cliente la fattura o un altro documento commerciale contenente i dettagli del conto corrente su cui effettuare il pagamento di un servizio o di un bene.

L'autore della frode, dopo essere riuscito ad accedere abusivamente alla casella di posta elettronica della vittima, avvia un'attività di osservazione delle mail scambiate col cliente, che può durare anche mesi, in attesa che il messaggio di posta elettronica, con all'interno il codice Iban su cui versare la somma, giunga nella casella di posta del cliente. In quello stesso momento, interviene per sostituirlo con il proprio codice IBAN: a questo punto, quando viene eseguito il bonifico, il denaro arriva sul conto del truffatore il quale svuota il conto corrente con una serie di bonifici su conti esteri o tramite prelievi multipli, con più carte bancomat associate allo stesso conto.

L'imprenditore veneziano aveva scoperto che un bonifico di 20mila euro, effettuato per l'acquisto di un'auto a favore di una concessionaria veneta, non era andato a buon fine: la somma infatti risultava regolarmente addebitata, ma non era mai arrivata al rivenditore.

I finanzieri hanno smascherato la truffa bloccando il conto corrente della truffatrice, una romena di 41 anni residente nel Padovano, in attesa dell'intervento della procura di Milano, competente in relazione alla sede della filiale di "appoggio" del conto.

La donna rischia una condanna fino a 3 anni di reclusione.

(Unioneonline/s.s.)
© Riproduzione riservata