Sardegna decima regione italiana per omicidi, 16 nel 2024. A livello nazionale boom di minorenni assassini
Triplicata la percentuale di killer under 18. Quanto all’Isola dato invariato rispetto al 2023, aumentano le vittime donne, diminuiscono gli uomini(Ansa)
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In Sardegna nel 2024 si sono verificati 16 omicidi, stesso dato del 2023, che vede l’Isola al decimo posto tra le regioni italiane in una classifica comandata dalla Campania (55), davanti alla Lombardia (45) e al Lazio (30).
Il dato emerge dal Report "Omicidi volontari consumati in Italia" della Criminalpol della Polizia. Pur di fronte a un numero di omicidi identico, cambia in Sardegna e non di poco il genere delle vittime: nel 2023 furono 14 uomini e due donne, quest’anno 8 e 8.
A livello nazionale, di fronte a un numero di omicidi che è in continuo calo (-33% in 10 anni, dai 475 del 2015 ai 319 del 2024, -6% rispetto al 2023 quando furono 340), spicca il dato dei minorenni autori di delitti, percentuale che in un anno è quasi triplicata. Nel 2023 solo il 4% degli omicidi erano commessi da minorenni, nel 2024 siamo all’11%. Quasi raddoppiata invece la percentuale di minorenni uccisi, dal 7 al 4%.
La flessione maggiore, guardando agli ultimi dieci anni, riguarda gli omicidi legati alla criminalità organizzata: furono 53 nel 2015, si è passati ai 15 del 2024 (-72%). «La netta diminuzione del numero degli omicidi ascrivibili a contesti di criminalità organizzata è significativa di come le mafie in Italia stiano cambiando pelle: cercano di evitare clamori per poter dedicarsi con maggiore efficacia alle attività criminali e soprattutto all'infiltrazione dell'economia legale», si sottolinea nel report.
In dieci anni, sottolinea ancora il report, si registra una flessione del 38% degli omicidi con vittime maschili (da 330 a 206) e del 22% di quelli con vittime femminili (da 145 a 113). Nel 2024 il 49% degli omicidi ha avuto origine da una lite degenerata (45% nel 2023) mentre per quanto riguarda il modus operandi, al primo posto c'è l'uso di armi improprie e armi bianche (133 casi nel 2024 a fronte dei 156 nel 2023), mentre le armi da fuoco risultano utilizzate in 98 casi nel 2024 e in 101 nel 2023. L'avvelenamento è stato rilevato in soli 6 casi nel 2024 e 4 nel 2023.
(Unioneonline)