Saman Abbas, il cugino chiede la scarcerazione
I legali difensori di Ijaz: "Non sussiste gravità indiziaria"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È stata chiesta al tribunale del Riesame di Bologna la scarcerazione di Ikram Ijaz, cugino di Saman Abbas, la 18enne d'origine pachistana scomparsa da oltre due mesi da Novellara (Reggio Emilia) e che si presume sia stata assassinata dalla famiglia per essersi opposta a un matrimonio forzato in patria.
I giudici si sono riservati la decisione prevista nei prossimi giorni.
Ijaz è l'unico arrestato degli indagati: i genitori di Saman, lo zio ritenuto l'esecutore materiale del delitto e un altro cugino sono latitanti e ricercati tra il Pakistan e l'Europa. Con loro il giovane è accusato in concorso di omicidio premeditato, sequestro di persona e occultamento di cadavere.
"Abbiamo contestato la gravità indiziaria che secondo noi non sussiste più essendosi modificato il quadro di colpevolezza da quando è stata emessa l'ordinanza del gip", hanno detto gli avvocati Domenico Noris Bucchi e Luigi Scarcella, motivando la richiesta di remissione in libertà. A quest'ultima la Procura di Reggio Emilia (presente in aula la pm Laura Galli, titolare del fascicolo d'inchiesta) si è opposta.
Nel frattempo sul caso di Saman Abbas il Ministero della giustizia ha disposto l'inserimento del padre e della madre della ragazza nella banca dati Interpol, che equivale ad una richiesta di arresto provvisorio, ovunque siano localizzati.
Una volta individuati o arrestati dalle autorità di polizia locali, il Ministero della Giustizia potrà inoltrare la domanda di estradizione.
(Unioneonline/v.l.)