Salvini a Chiomonte: "La Tav va fatta, sospenderla costa più che finirla" VIDEO e FOTO
Il ministro in visita al cantiere per dimostrare "che i lavori proseguono". Di Maio insiste: "Non è stato scavato un solo centimetro"Scontri tra polizia in assetto antisommossa e dimostranti a Chiomonte, Torino, dove il vicepremier Matteo Salvini è arrivato per una visita al cantiere della Tav.
L'appuntamento ha creato polemiche all'interno dell'esecutivo, con il ministro dell'Interno che ha dichiarato che andrà lì "per dimostrare che i lavori proseguono", e il "no" reiterato del Movimento 5 Stelle all'opera.
"Non vado a Chiomonte - ha detto ieri Luigi di Di Maio - visto che lì non è stato scavato ancora un solo centimetro: c'è solo un tunnel geognostico. Per me il cantiere di Chiomonte non è un'incompiuta, ma una mai iniziata".
"Nel contratto di governo - la replica di Salvini in Valsusa - c'è la revisione dell'opera che può e deve essere rivista: può costare di meno, si possono tagliare alcuni costi eccessivi, come la stazione di Susa. A occhio si può risparmiare un miliardo di euro dei 4,5 previsti da reinvestire nella metro di Torino per mitigare l'impatto ambientale e per il sostegno ai Comuni interessati dall'opera".
''I Cinquestelle - ammette - hanno ragione perché il progetto è partito probabilmente sovrastimato, si può controllare, si può rivedere, limare, ma ci sono 25 km di tunnel scavati sotto la montagna, ritengo sia più utile spendere i soldi per finirla. Sospendere l'opera e riempire i buchi aperti costa di più che finire l'opera''.
Comunque, ha concluso, "è un governo che fa squadra, io sono qui non in polemica con nessuno ma per costruire".
Dal canto suo il premier Giuseppe Conte si trova ancora una volta nel ruolo del mediatore.
"Tra poco pubblicheremo i dati e renderemo pubbliche le nostre decisioni", temporeggia il presidente del Consiglio, seguito dal ministro Danilo Toninelli, che ricorda prima gli incontri con Francia e Unione Europea e poi apre: "Se decideremo di farla è perché farà bene agli italiani".
Il Pd intanto annuncia un esposto alla Corte dei Conti "per verificare se lo stop alle gare della Torino-Lione configuri un danno erariale", spiega il capogruppo alla Camera Graziano Delrio.
(Unioneonline/D)