Brutte notizie per chi dovrà prendere il taxi.

I tassisti hanno confermato lo sciopero nazionale proclamato per oggi dalle 8 alle 22, come risposta alla contestata "deregolamentazione del trasporto pubblico non di linea" a vantaggio dei servizi concorrenti al "classico" taxi.

La decisione è arrivata dopo l'incontro al ministero dei Trasporti, in cui in sostanza i rappresentanti dei sindacati hanno definito "insufficiente" il decreto attuativo emesso dal governo dopo l'accordo raggiunto lo scorso febbraio.

NENCINI: "SCIOPERO INGIUSTIFICATO" - "Lo sciopero non trova alcuna giustificazione - ha detto il viceministro alle Infrastrutture, Riccardo Nencini, al termine dell'incontro con i rappresentanti di 30 sigle sindacali di Taxi e Ncc (Noleggio con conducente) per proseguire la discussione sul riordino del settore -. Parte delle associazioni ci ha chiesto di mettere fuori legge le piattaforme tecnologiche: questo non è lo spirito che muove il governo. Dietro alcune sigle si nasconde una valutazione che non è di merito ma solo politica".

"L'obiettivo che il governo intende raggiungere è regolare il mercato perché i servizi resi ai cittadini siano più efficienti e più adeguati alla domanda".

"È nostra intenzione perseguire questo obiettivo superando le varie forme di abusivismo, regolamentando le piattaforme tecnologiche, promuovendo su base regionale il servizio Ncc e confermandone la natura pubblica, favorendo il contingentamento delle licenze di Taxi ed Ncc in base alle indicazioni che perverranno dalle Regioni, aprendo alla possibilità per taxi ed Ncc di partecipare a gare per il trasporto pubblico locale nelle aree a domanda debole", prosegue Nencini.

"Sia Taxi che Ncc resteranno servizi pubblici non di linea. Questi i princìpi più significativi attorno ai quali scrivere la riforma del sistema. Sono stati concretamente accolti molti suggerimenti provenienti dai rappresentanti delle due categorie. Per tutte queste ragioni, lo sciopero non trova alcuna giustificazione".

I SINDACATI - "Rispetto all'ultimo documento ricevuto dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti - ha affermato invece Alessandro Atzeni di Uiltrasporti Lazio, settore Taxi - a parte qualche piccola irrilevante variazione sul discorso piattaforme tecnologiche, non ci risulta nessun elemento che possa farci pensare di sospendere lo sciopero".

"Rimangono, purtroppo, gli irricevibili princìpi legati all'uso incontrollato delle autorizzazioni di noleggio con conducente, con l'aggravante delle deroghe legate al principio di operatività territoriale e le incognite sugli strumenti di controllo contro l'abusivismo".

(Redazione Online/D)

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