Nuova udienza nel processo milanese Ruby ter sulle spese "faraoniche" di Karima El Mahroug che, secondo i pm, sarebbero state finanziate da Silvio Berlusconi, tra gli imputati per corruzione in atti giudiziari, per comprare il suo silenzio sulle serate ad Arcore.

Oggi è stata ascoltata come teste la titolare di un'agenzia viaggi, che ha parlato di una vacanza alle Maldive di Ruby risalente a cinque anni fa, assieme alla figlia, la baby sitter e il compagno dell'epoca Luca Risso e pagata "tra i 55mila e i 60mila euro: volevano avere tutti i comfort".

"Voleva una bella struttura alle Maldive - ha spiegato - le ho proposto soluzioni decisamente costose, lei mi ha chiesto di viaggiare in business assieme al compagno e l'economy per la tata e la bimba".

Di certo, ha proseguito rispondendo alle domande del procuratore aggiunto Tiziana Siciliano in aula col collega Luca Gaglio, non era una "modalità normale pagare in contanti, io ho portato la busta coi soldi al tour operator".

Un'altra teste, titolare di un ristorante a Milano, ha raccontato che la giovane marocchina pagò "6mila euro in contanti" per la sua festa di compleanno nel locale. Ai pm che le hanno chiesto se le risultasse che Karima "facesse qualche lavoro", ha risposto: "No, mai saputo. Si occupava della bimba. Diceva che le sarebbe piaciuto aprire un ristorante".

Ruby, secondo le indagini dei pm, avrebbe incassato tra i 5 e i 7 milioni di euro da Berlusconi, parte dei quali sarebbero serviti anche per l'acquisto di un ristorante con annesso pastificio e due edifici con mini-alloggi per operatori del settore turistico a Playa del Carmen, in Messico.

(Unioneonline/D)
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