In Sardegna Rt a 0,7, rischio basso e incidenza settimanale di 41 casi: i valori più bassi d’Italia
A livello nazionale cala l’Rt e l’incidenza scende, per la prima volta da ottobre, sotto i 100 casi settimanali ogni 100mila abitanti
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La Sardegna, con 0.7, è la regione italiana con l'indice di trasmissibilità del Covid più basso d'Italia. E' quanto emerge dalla bozza del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute che sarà utilizzato dalla cabina di regia per i cambi di colore.
Non solo, l'Isola - che da lunedì prossimo passerà in zona gialla - ha di nuovo numeri da zona bianca: ha una classificazione di rischio basso, con un'incidenza di 41 casi per 100mila abitanti, dato più basso d'Italia insieme al Molise, e una percentuale di positività del 2,3%.
I DATI NAZIONALI – Quanto ai dati nazionali, torna a scendere l’indice Rt, che si attesta a 0,86, la scorsa settimana era di 0,89.
Importante calo dell’incidenza dei contagi, che per la prima volta da ottobre torna sotto quota 100 casi settimanali ogni 100mila abitanti.
Nell’ultima settimana l’incidenza è arrivata a 96, la scorsa era di 123.
Nessuna Regione è classificata a rischio alto per la terza settimana consecutiva. Quattro Regioni e province autonome hanno una classificazione di rischio moderato e sono Calabria, Lombardia, Toscana e Umbria (nessuna ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime
settimane) mentre le altre Regioni e Province hanno una classificazione a rischio basso.
Due Regioni (Molise 1.08 e Umbria1.03 ) hanno un Rt puntuale maggiore di uno, ma con il
limite inferiore sotto l'uno.
LA PRESSIONE SUGLI OSPEDALI – Scende il numero di Regioni e Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica: si tratta di 3 Regioni (Lombardia e Toscana sono sopra la soglia limite del 30% per le intensive mentre la Calabria è sopra la soglia limite del 40% per i reparti di area medica) contro le 5 della settimana precedente.
Il tasso nazionale di occupazione in intensiva è sotto la soglia critica (23%), con una diminuzione
di persone ricoverate che passa da 2.423 (04/05/2021) a 2.056 (11/05/2021), diventate in realtà 1.893 ieri.
Anche il tasso di occupazione nei reparti ospedalieri di aree mediche a livello nazionale scende
ulteriormente: è pari al 24% rispetto la soglia di criticità stabilita al 40%. Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 18.176 (04/05/2021) a 14.937 (11/05/2021), 13.608 se si considerano i dati aggiornati a ieri.
(Unioneonline/L)
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